Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/406

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raccorciato il proprio corso, direttolo forse per altra via, o trasformatolo irriconoscibilmente, Questo tofo posteriore di molto alla formazione degli strati marino-marmorei, che costituiscono l’ossatura dell’Isola, è certamente di non poco anteriore all’irruzione del nuovo mare fra le nostre terre, che non è poi affare di data recente; imperocchè l’Isole della Dalmazia doveano già essere dallo stato d’antiche pianure ridotte a quello di montagne intersecate da Valloni, allora quando il mare venne a visitarle. L’interiore della Dalmazia guardato dall’alto del monte Biocova a confronto dell’Isole, che da quella sommità si veggono tutte unite, presenta uno spettacolo similissimo ad esse, quando si tolga loro col pensiero il mare d’intorno. Io ò vuotato colla fantasia pelle Valli della Bossina fiancheggiate ora da colli, ora da montagne, quel mare che circonda Lesina, Lissa, la Brazza, e le numerose altre Isole Illiriche, ed ò queste lasciate a secco. La Bossina avea cangiato situazione, ed era venuta a far una continuazione del Primorje; e l’Arcipelago Illirico trovavasi quasi senz’alterazione riconoscibile trasportato al di là del monte Adrio. Il picciolo Lago di Jezero, che pieno d’Isolette, e scogli selvosi giace nel Continente appiè del Biocova, che lo separa dal mare, mostra nel breve giro di poche miglia ciò, che sarebbe tutta quella contrada transalpina, se venisse inondata, e ciò che furono l’Isole prima d’essere circondate dal mare.

Gelsa è un grosso Villaggio ben situato, su d’un Porto, ricco di ruscelli perenni, che menano buon’acqua, ed assai popolato. Egli è alle radici di colli marmorei, che con dolce pendio si perdono in mare. Vi si vede il più bel Marmo brecciato sparso pelle strade ne’ rozzi pavimenti, e messo in opera nelle fabbriche più ignobili. Generalmente la Breccia di Gelsa è composta