Pagina:Viaggio in Dalmazia.djvu/44

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tiene al dotto, e cortese Signor Conte Gregorio Stratico di Zara, trovasi una descrizione de’ giuochi d’Acque di que’ giardini, dell’allora ben coltivata campagna vicina. Che cangiamento! I Giardini d’Halì-begh sono ridotti a un monte di macerie; le acque, che gl’innaffiavano condotte dall’arte, scorrono adesso per alvei ineguali, e scorretti, e unisconsi a quelle di molti rivoli, che cent’anni sono erano maestrevolmente incassati, per impaludare nel Lago.

§. 13. Del Lago della Vrana, suo Emissario, e Pescagione.

È celebre il Lago di Vrana in Dalmazia, e noto anche a Venezia, piucchè gli altri di quelle contrade, non meno pella sua considerabile estensione di dodici miglia, che pel progetto immaginato da privata persona, e messo anche in parte ad esecuzione, di scavarvi un Emissario, per cui se ne scaricassero le acque al mare. Il Zendrini, di chiara memoria, fu consultato sulla possibilità di sì fatto scolo: ma non fu chiamato sopra luogo. Egli si fidò delle livellazioni fattevi all’ingrosso da non so quale Ingegnere, e non vide altra difficoltà, che quella della spesa, trattandosi di tagliare a considerabile profondità un Ismo di vivo marmo pella estensione di mezzo miglio. La spesa non ispaventò il Progettante, che favorito dalla Clemenza del Senato Eccellentissimo intraprese, e sbozzò per così dire il suo lavoro, scavando coll’aiuto della polvere da cannone un canale, che giace abbandonato, e imperfetto da molti anni, e restando così dovrà in breve tempo pella rovina delle sue sponde otturarsi. Il fine dell’Emissario era di metter a secco, e in istato coltivabile 14000. campi occupati dall’acque, supposte stagnanti, e capaci di sfogo.

Io fui a vedere questo sconsigliato lavoro, per la pri-