Pagina:Viaggio sentimentale di Yorick (1813).djvu/176

Da Wikisource.
 
SENTIMENTALE
157


confesserò che la conquista del passaporto fu non poco macchiata dal personaggio ch’io recitava — ma in questo mondo non v’è cosa che sia tutta pura; sentenza da taluni de’ gravissimi teologi nostri universalmente applicata, sino ad affermare che il sospiro accompagna la voluttà1 — anzi, che l’estrema delle voluttà ch’ei conoscano finisce per lo più con una convulsione, o poco meglio.

Ricordomi che il grave e dottissimo Bevorischio2 ne’ suoi commentarj su le generazioni di Adamo in poi, s’interrompenaturalissimamen-

  1. ..... Medio de fonte leporum
    Surgit amari aliquid, quod in ipsis floribus angat.

                                  Lucr. lib. 4. 1127.

  2. Intende per avventura di certo Bevor prelato nella provincia d’York, dove il nostro autore amministrò per vent’anni le chiese di Sutton e di Stillington. Vero è che qui Yorick punge il teologo a torto; e la pia conseguenza della bontà del cielo verso le sue creature fu altre volte dal medesimo fatto desunta da molti Padri della Chiesa. Anzi San Francesco raccoglieva le tortorelle: «O sirocchie mie tortore, diceva il santo Patriarca, io voglio farvi nidii acciocchè voi facciate frutto et che voi multiplichiate secondo lo comandamento del nostro creatore. Andò Santo Francesco et fece lo nidio a tutte: et elle, usando, cominciarono a far uova et figlioli, et stavano domesticamente con Santo Francesco et con gli altri frati» — Fioretti di S. Fran. capit. 21. — Nota desunta dal lib. mem. i. 28.
 
 
14