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Pagina:Viaggio sentimentale di Yorick (1813).djvu/197

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VIAGGIO
 


si presentò con un bouquet galantissimo in petto — era in somma tutto festivo — e mi corse a un tratto nell’animo che era domenica — e tra l’abito festivo e la festa, m’avvisai ch’ei volesse la sera innanzi pregarmi perch’io mi contentassi ch’ei si godesse tutto quel giorno come ognuno suole in Parigi. Mentr’io ci pensava, La Fleur con umiltà modestissima e confidente, quasi che nè egli dovesse chiedere, nè io potessi disdirgli, implorò per quella giornata la libertà, pour faire le galant vis-à-vis de sa maîtresse; il che io per l’appunto intendeva di fare vis-à-vis de madame de R***; però io teneva noleggiata tuttavia la remise; e se vi fosse salito dietro uno staffiere corredato al pari di La Fleur, la mia vanità lo avria vagheggiato. Onde allora il suo divertimento mi costava più caro che mai.

Ma in sì fatte perplessità bisogna più badare al cuore che all’aritmetica — I figliuoli e le figliuole della servitù rineganoFonte/commento: 274 nel loro patto la libertà; ma non la natura: e sono di carne e di sangue, ed hanno essi pure le lor superbiette; e mentre sudano nel lavoro, sentono anch’essi i desiderj quanto i padroni da cui sono pagati — Ben è vero; non devono più dir voglio — nol nego; anzi le loro pretese mi pajono talvolta sìcapric-