del cieco, del decrepito e dell’infermo — Lo schiavo che coricandosi va più e più sempre numerando i giorni delle sue tribolazioni, si strugge anch’egli per la sua parte: e se voi, anzichè di San Francesco, foste dell’ordine del Riscatto1, povero com’io pur sono, continuai accennando la mia valigia, la vi sarebbe di lietissimo animo aperta per la redenzione dell’infelice — Il frate mi s’inchinò — Ma più d’ogni altro, io soggiunsi, l’infelice della nostra patria ha certamente i primi diritti; ed io ne ho lasciati a migliaja nella miseria su per le spiagge ov’io nacqui — Il frate crollò affettuosamente il capo volendo dire: Pur troppo! la miseria è in tutti gli angoli della terra come nel nostro convento — Ma noi distinguiamo, diss’io posando la mano su la manica della sua tonaca, in risposta al richiamo — noi distinguiamo, mio buon padre, que’ tanti che bramerebbero di sostentarsi col solo pane del proprio sudore — da tanti, che si vogliono sempre satollar dell’altrui; e non hanno per istituto di vita, fuorchè di passarsela nel non fare e nel non saper nulla per l’amore di Dio.
- ↑ Ordine regolare Agostiniano istituito a’ tempi delle Crociate per redimere con l’elemosine de’ fedeli gli schiavi dalle mani de’ barbari.