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20 sinopsi del diritto universale


L’acre custodia, dunque, la qual pur narra l’istoria romana che i padri ebbero del dominio de’ campi romani, e quindi degli auspici, de’ connubi, de’ magistrati, de’ sacerdozi, contro la plebe, le quali cose tutte sono come parti del ius ottimo e, in conseguenza, del ius quiritium, mostra che fu la cagione della publica virtú e giustizia e, ’n conseguenza, della grandezza romana, e che soli i romani fondassero la giurisprudenza nata dalla custodia delle forinole dell’azioni, che perciò furono dette in spezie «ius civile», come pur l’avvertisce Pomponio, perché tutto il resto fu ius gentium che i romani fecero civile lor propio, non con la invenzione, ma con la custodia.

La qual sola ha potuto dimostrare la vera origine e ’l progresso non interrotto di tutta la storia profana. Ché prima di tutti fu ’l Caos o confusimi degli exlegi, donde usciron gli eroi e gli uomini; e gli eroi, di origine celeste, perché provennero dagli auspici, che fondarono le false religioni, e, sí, dalla terra nacquero i dèi; gli eroi cogli auspici si fecero padri, onde sono i patrizi, e da questi i signori; come dagli uomini i clienti provennero; che, uniti in due communitá, furono ottimati e plebi nelle republiche aristocratiche; finalmente gl’imperi, fondati con la virtú di pochi, o si diffusero in tutti nelle republiche libere, o si restrinsero ad uno nelle monarchiche.

Su tai principi fa vedere in tutte le loro piú importanti parti e l’istoria romana con l’aspetto delle leggi e la giurisprudenza con quello degli ordini della republica, la quale, con le sue mutazioni mescolando poi con l’ordine civile, ch’è propio degli ottimati, l’ordine naturale, propio della libertá e del regno, fece s+ che, fin dalla republica libera prendendo vigore il ius pretorio, che con una riverenza del ius civile seguiva l’ordine naturale, fusse quasi un traduce, per lo quale passò il ius civile antico, rigido circa la legge delle XII Tavole, al nuovo delle constituzioni imperiali, tutto naturale equitá. Cosí disponendo le cose degli imperi la providenza divina a’ suoi eterni disegni, che, quando Costantino dasse la pace alla Chiesa, tutto il mondo fosse governato da un im-