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804 nota


mancato di avvertirne di volta in volta il lettore: il che, naturalmente, ho fatto con iscrupolositá anche maggiore le pochissime altre volte che qualche refuso o lapsus, sfuggito alla triplice, quadruplice e quintuplice revisione dell’autore, è stato corretto da me. Pochissime volte, giacché non ho osato porre le mani nel latino vichiano se non quando il refuso o lapsus fosse piú che evidente e la correzione piú che sicura. Che se poi a qualche lettore troppo frettoloso apparirá a prima vista che di refusi o lapsus io me ne sia lasciati sfuggire parecchi altri, voglia egli, prima d’accusarmi di sbadataggine, rifare ciò che, in tali casi, ho sempre fatto io: consultare, cioè, il Forcellini, ove probabilmente anche l’anzidetto lettore, divenuto per tal modo non piú frettoloso, troverá, come tante volte ho trovato io, che l’apparente refuso o lapsus è invece forma o costrutto arcaico o tardo o comunque insueto e magari appoggiato all’autoritá d’un solo e oscuro scrittore, e, insomma, che la consumata perizia nel latino indusse il Vico a fare, di quando in quando, del virtuosismo umanistico.

Non ho mancato, per ultimo, di consultare1 l’altro esemplare postillato inviato al principe Eugenio: consultazione non inutile, perché m’ha posto sulle tracce di quattro o cinque postille marginali di pensiero né trasferite a penna nell’esemplare napoletano, né rifuse nell’edizione a stampa delle Notae, e quindi inedite.

E, naturalmente, le ho intercalate di volta in volta alle altre Notae, senza dare tuttavia a esse un particolare numero, bensí ripetendo con un «bis» (e una volta anche con un «ter») il numero della nota precedente e ponendole, come implicitamente rifiutate dall’autore, tra parentesi quadre.

Malgrado tutte queste mie cure, ho tanto meno la fatuitá di presumere che la presente edizione sia esente da pecche2, in quanto

  1. Negli spogli della collectio viciana del Croce.
  2. Indico qualche erroruccio di stampa di cui cui sono avveduto dopo il tiraggio. Pag. 32, capov. 21, r. 3: ««Obbesium», corr. «Hobbesium»; — p. 80, caput LXXVI, titolo: «usu», corr. «usus»; — p. 96, capov. 7, r. 5 «Διός» (nome proprio), corr. «δίος» (aggettivo); — p. 98, n. 2: «emandano», corr. «emendano»;— p. 168, capov. 4, r. 7: «Campo», corr. «campo»; — p. 240, caput CCVIII, titolo: «questionibus», corr. «quaestionibus»; — p. 261, r. 2: fra «theologiae» e «curiaeque» è stato saltato «professor»; — p. 348, capov. 5, r. 1: «aegypti», corr. «aegyptii»; — p. 381, capov. 14, r. 2: «philosopus», corr. «philosophus»; — p. 427, capov. 52, r. 6: «metaphisici», corr. «metaphysici»; — p. 466, capov. 37, r. 5: «paenos», corr. «poenos»; — p. 5S0, r. 2: «Dio nysium», corr. «Dionysium»; — p. 598, r. 3: «Sa-