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origine della locuzion poetica 201


autoritá di due nazioni, delle quali la prima non fu conosciuta da altri popoli che tardi assai da’ romani, la seconda fu scoverta due secoli fa da’ nostri europei, ne danno un forte argomento di congetturare lo stesso di tutte l’altre barbare nazioni, cosí antiche come moderne; e, senza uopo di conghietture, de’ persiani tralle antiche, e de’ chinesi tralle nuovamente scoperte, si ha dagli autori che le prime loro storie scrissero in versi. E qui si facci questa importante riflessione: che, se i popoli si fondarono con le leggi, e le leggi appo tutti furono in versi dettate, e le prime cose de’ popoli pur in versi, si conservarono; necessaria cosa è che tutti i primi popoli furono di poeti.

471Ora — ripigliando il proposto argomento d’intorno all’origini del verso — al riferire di Festo, ancora le guerre cartaginesi furono da Nevio innanzi di Ennio scritte in verso eroico; e Livio Andronico, il primo scrittor latino, scrisse la Romanide, ch’era un poema eroico il quale conteneva gli annali degli antichi romani. Ne’ tempi barbari ritornati essi storici latini furon poeti eroici, come Guntero, Guglielmo pugliese ed altri. Abbiam veduto i primi scrittori nelle novelle lingue d’Europa essere stati verseggiatori; e nella Silesia, provincia quasi tutta di contadini, nascon poeti. E generalmente, perocché cotal lingua troppo intiere conserva le sue origini eroiche, questa è la cagione, di cui ignaro, Adamo Rochembergio afferma che le voci composte de’ greci si possono felicemente rendere in lingua tedesca, spezialmente in poesia; e ’l Berneggero ne scrisse un catalogo, che poi si studiò d’arricchire Giorgio Cristoforo Peischero in Indice de graecae et germanicae linguae analogia. Nella qual parte, di comporre le intiere voci tra loro, la lingua latina antica ne lasciò pur ben molte, delle quali, come di lor ragione, seguitarono a servirsi i poeti: perché dovett’essere propietá comune di tutte le prime lingue, le quali, come si è dimostrato, prima si fornirono di nomi, dappoi di verbi, e sí, per inopia di verbi, avesser unito essi nomi. Che devon esser i principi di ciò che scrisse li Morhofio in Disquisitionibus de germanica lingua et poësi. E questa sia una pruova dell’avviso