Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. II, 1928 – BEIC 1964822.djvu/149

Da Wikisource.

ricorso delle nazioni sopra la natura de’ feudi 143


livello rispondono al quiritario e bonitario degli antichi romani. E nacque il dominio diretto come tra’ romani era nato prima il dominio quiritario, che noi truovammo nel suo incominciamento essere stato dominio de’ terreni dati a’ plebei da’ nobili; dalla possessione de’ quali se questi fussero caduti, dovevano sperimentare la revindicazione con la formola «Aio hunc fundum meum esse ex iure quiritium», in tal senso (come abbiamo sopra dimostro) ch’essa revindicazione non altro fusse ch’una laudazione di tutto l’ordine de’ nobili (che nell’aristocrazia romana aveva fatto essa cittá) in autori, da’ quali essi plebei avevano la cagione del dominio civile, per lo quale potevano vindicar essi fondi. Il qual dominio dalla legge delle XII Tavole fu sempre appellato «autoritas», dall’autoritá di dominio ch’aveva esso senato regnante sul largo fondo romano, nel quale il popolo poi, con la libertá popolare, ebbe il sovrano imperio, come sopra si è ragionato.

1074Della qual «autoritá» della barbarie seconda, alla quale, come ad innumerabili altre cose, noi in quest’opera facciam luce con le antichitá della prima (tanto ci sono riusciti piú oscuri de’ tempi della barbarie prima questi della seconda!), sono rimasti tre assai evidenti vestigi in queste tre voci feudali. Prima nella voce «diretto», la qual conferma che tal azione dapprima era autorizzata dal diretto padrone. Dipoi nella voce «laudemio», che fu detto pagarsi eziandio per lo feudo che si fusse dovuto per cotal laudazione in autore che noi diciamo. Finalmente nella voce «laudo», che dovette dapprima significare sentenza di giudice in tali spezie di cause, che poi restò a’ giudizi che si dicono «compromessi»; perché tali giudizi sembravano terminarsi amichevolmente a petto de’ giudizi che si agitavano d’intorno agli allodi (che Budeo oppina essere stati cosí detti quasi «allaudi», come appo gl’italiani da «laude» si è fatto «lode»), per gli quali prima i signori in duello la si avevan dovuto veder con l’armi, come sopra si è dimostrato. Il qual costume ha durato infino alla mia etá nel nostro Reame di Napoli, dove i baroni, non coi giudizi civili, ma co’ duelli vendicavano gli attentati fatti da altri baroni dentro i