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176 libro primo


1141Quindi, frattanto, però s’intenda di che bollore di fantasia fervette cotal boria de’ dotti nel capo di Samuello Reyero, De mathesi mosaica, ove vaneggia che la torre di Babilonia fossesi innalzata per osservatoio delle stelle. Lo che deve andar di séguito a ciò che, forse per conciliar con le novelle curiose la maraviglia a’ suoi libri De caelo, [CMA4] (se pur son suoi, [CMA2] perocché i critici glieli negano), [SN2] narra Aristotile: che Callistene, suo genero, gli aveva mandato l’osservazioni astronomiche fatte da’ caldei ben mille e novecento e tre anni del tempo suo, le quali, tornando indietro, portavano fin al tempo ch’essa torre si alzò.

1142[CMA3] Certamente de’ Zoroasti ce ne vennero nominati il caldeo, il medo, l’ero-armenio, il panfilio, i quai solamente ha saputo osservar e raccogliere lo Stanleo nella sua Istoria della filosofia. Ma queste notizie son troppo oscure e confuse per poter ragionare con iscienza de’ principi della storia universale, la quale, con tutte queste notizie, ella, cosí per gli mostri di cronologia poco sopra accennati, come per questi di geografia i quali qui accenneremo, ha finor mancato al mondo delle scienze. Diciamo adunque [CMA4] che. per una maniera poetica di pensare (che nella Metafisica poetica si truoverá uniforme per natura in tutte le prime nazioni gentili), siccome gli egizi tutti i fondatori dell’altre nazioni dissero aver preso il nome dall’Ercole egizio, e siccome i greci fecero andar il lor Ercole per lo mondo a disseminare per le nazioni l’umanitá, cosí i caldei tutti gli autori delle nazioni dell’Asia dissero Zoroasti.

1143[CMA3*] E per questi stessi nostri principi di geografia ritruoveremo che Zoroaste caldeo fu battriano, come narrano le storie, però da Battro posto dentro i confini della Caldea medesima; siccome ritruoveremo Orfeo essere stato della Tracia posta dentro i confini della medesima Grecia, perch’egli certamente fu uno de’ poeti teologi greci; e che cosí Orfeo uscí dal di lei settentrione a fondare la Grecia, come Zoroaste uscí dal di lei settentrione a fondar la Caldea. E tali principi s’hanno a dare alla Caldea, ne’ suoi primi tempi di brievissimi confini, dentro i quali Battro, donde fu Zoroaste, dev’essere stato nel mezzo dell’Asia, perché si faccia ancor verisimile il vero della storia sagra d’intorno a questi tre punti massimi:

1. che, dopo il diluvio, l’arca si fermò ne’ monti dell’Armenia,

2. che Noè si fermò nella Mesopotamia,