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206 libro secondo


1243[483] ..... contrasegnare con lettere o con imprese, bestiami o altre robe da mercantare, per distinguere ed accertarne i padroni. Le quali, a’toscani dette «marche», si dissero *notae» a’ latini, a’ quali significarono anco lettere prime accorciate dalle loro intiere voci; e «nota», ove portava ignominia o infamia, si disse anco da’ medesimi «insigne» in sentimento di sfregio: per lo cui contrario senso di onore l’impresa si dice «insegna» agli italiani.

1244[484] ..... o tre atti di falciare significano propiamente «tre anni». Ove, se ben si rifletta, cotal’imprese erudite deon esser trasformazioni poetiche, come «una torre» per Aiace, che fu detto «torre de’ greci», nella qual «Aiace» diventa «torre»; talché, essendo l’imprese erudite non altro che metafore dipinte, tutte le metafore deon essere poetiche trasformazioni.

CAPITOLO SETTIMO

1245[498] ..... poesie in un certo modo reali». [CMA4] Onde, se gli autori delle nazioni furon i fanciulli del gener umano, essi dovetter esser i poeti c’han fondato il mondo dell’arti, com’i filosofi, che vennero lunga etá appresso, s’innalzarono a meditare sopra il mondo delle scienze, onde fu affatto compiuta l’umanitá.

1246[CMA3] Ed è in ciò da ammirare il ricorso che fanno le nazioni (del quale, in tutta la distesa di tal materia, ragioneremo nel libro quinto): che a’ tempi barbari ritornati, tutte le invenzioni massime si ritruovarono [CMA4] o da idioti o da barbari. [CMA3] Come la bussola nautica, da un pastore d’Amalfi, che compiè l’arte nautica, ne ha dato lo scuoprimento del mondo nuovo e quasi il compimento della geografia; e pure nella magnanima audace impresa si segnalarono tre ingegni, due italiani, che furono Cristoforo Colombo genovese ed Americo Vespucci fiorentino, che ha dato il nome a tutta quella gran quarta parte del mondo, e Ferdinando Megaglianes portoghese, ivi penetrando lo stretto, a cui ha lasciato eterno il suo nome, con la sua famosa nave detta della Vittoria, girò col sole tutta la terra. La nave con le sole vele, [CMA4] che n’ha dato una nuova arte navale, [CMA3] perocché gli antichi l’ebbero tutte con vele e remi, ritruovate in Italia nelle maremme del Lazio, onde serbano il nome di «vele latine». Gli occhiali, ritruovati pur in Italia da [Salvino degli Armati] fiorentino,