Pagina:Vico, Giambattista – Le orazioni inaugurali, il De Italorum sapientia e le polemiche, 1914 – BEIC 1965567.djvu/261

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vindicet suditi». Ma la voce «veluti» importa improprietá: né invero Lucrezio potea di Grecia ripeterla, perché essi con la voce istessa vu/.i’i significano e l’uno e l’altro; e, quando essi ragionano d’immortalitá, che da’ latini dicesi «animorum», non «ani marniti» , essi usano la medesima. Sicché il Fedone , dove ex professo si tratta de immortalitate animorum , è intitolato FIeqí WC b?- Oltreché, Lucrezio trovò questa eleganza di voci in filosofici sentimenti ab antiquo correre per le bocche romane, molto innanzi ch’esso vi portasse l’epicurea filosofia. Sol mi rimane intorno a’ versi di Lucrezio soggiungere che quel torno gagliardo, con cui ritondate quel sentimento: «Ma a chi non è noto che sovente i vocaboli * sentio * e ’ sensus ’ appo i latini hanno il significato medesimo che * intelligo ’ ed f intellectio ’, ’ indico ’ e ’ iudicium ’?», potevate appianarlo con riconvenirmi che io medesimo anche nel margine (0 del paragrafo De sensu (p. 177) dissi: «Latinis omnia mentis opera sensus»; e ne vado investigando le cagioni. Ma, ritornando alle origini, quella però che «intelligere» in significazione di «raccoglier tutto» e di «apertamente conoscere» è combattuta da voi (p. 235) con l’autoritá de’ gramatici. né pur. seguendo la loro etimologia, sembra essere stata abbattuta. Imperoché la parola «vitelligere» non viene da «intuí legere», che sarebbe «internamente raccogliere», onde voi ne inferite per assurdo che sarebbe l’«intelligenza propria dell’uomo, non giá di Dio»; ma viene da «inter lego», fatto piú dolce «intei lego», presa la preposizione «inter», non in sentimento di frammezzamento, si che significasse «trascegliere tra le molte le migliori cose», cioè a dire le vere, ma in significazione di accrescimento o di perfezione, come il dimostrano le voci «interminari», minacciar fortemente; «intermorluus», morto affatto; * interficere», finire un di ferite; «interdicere», apertamente ordinare (che non intendendo alcuni interpreti delle leggi, molto divagano dal vero d’intorno l’origine della voce «interdicium»). 1) Nella presente ristampa, nel sommario, primo lemma [Edd.].