Pagina:Vico - La scienza nuova, 1, 1911.djvu/134

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per sorta, ve n’hanno, non sono punto durevoli»1. Per la qual discoverta, si danno altri principii alla dottrina politica, non sol diversi, ma affatto contrari a quelli che se ne sono immaginati finora.

Il caduceo è l’ultimo de’ geroglifici, per farci avvertiti ch’i primi popoli, ne’ tempi lor eroici ne’ quali regnava il diritto natural della forza, si guardavano tra loro da perpetui nimici, con continove rube e corseggi (e, come, ne’ tempi barbari primi, gli eroi si recavano a titolo d’onore d’esser chiamati ladroni, cosi, a’ tempi barbari ritornati, d’esser i potenti detti corsali), perchè, essendo le guerre eterne tra loro, non bisognava intimarle; ma, venuti poi i governi umani, o popolari o monarchici, dal diritto delle genti umane furon introdutti gli araldi ch’intimasser le guerre, e si cominciarono a finire l’ostilità con le paci. E ciò, per alto consiglio della Provvedenza divina; perchè, ne’ tempi della loro barbarie, le nazioni che novelle al mondo dovevano germogliare si stessero circoscritte dentro i loro confini, né, essendo feroci e indomite, uscissero quindi a sterminarsi tra essolor con le guerre; ma, poiché, con lo stesso tempo, fussero cresciute e si truovassero insiememente addimesticate e, perciò, fatte comportevoli de’ costumi l’une dell’altre, indi fusse facile a’ popoli vincitori di risparmiare la vita a’ vinti con le giuste leggi delle vittorie.

Cosi, questa Nuova Scienza, o sia la Metafisica, al lume della Provvedenza divina meditando la comune natura delle nazioni, avendo scoverte tali origini delle divine ed umane cose tralle nazioni gentili, ne stabilisce un sistema del Diritto natural delle genti, che procede con somma egualità e costanza per le tre età che gli Egizi ci lasciaron detto aver camminato per tutto il tempo del mondo corso loro dinanzi, cioè: — l’età degli dèi, nella quale gli uomini gentili credettero vivere sotto divini governi e ogni cosa essere lor comandata con gli auspicii e con gli oracoli, che sono le più vecchie cose della storia profana; — l’età degli eroi, nella quale dappertutto essi regnarono in repubbliche aristo-



  1. Tac, Ann., IV, 33: «Nam cunctas nationes et urbes populus, aut primores, aut singuli regunt: delecta ex his et consociata reipubl. forma, laudari facilius, quam evenire, vel, si evenit, haud diuturna esse potest».