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150 libro primo — sezione seconda

capi ordini se ne dissero «re», i quali, più animosi, dovettero ior far capo nelle rivolte de’ fanioli. Tal origine delle città, se fusse data per ipotesi (che dentro si ritruova di fatto), ella, per la sua naturalezza e semplicità e per l’infinito numero degli effetti civili che sopra come a Ior propia cagione vi reggono, dee fare necessità di esser ricevuta per vera. Perchè in altra guisa non si può al mondo intendere come delle potestà famigliari si formò la potestà civile e de’ patrimoni privati il patrimonio pubblico, e come truovossi apparecchiata la materia alle repubbliche d’un ordine di pochi che vi comandi e della moltitudine de’ plebei la qual v’ubbidisca; che sono le due parti che compiono il subbietto della Politica. La qual generazione degli Stati civili con le famiglie sol di figliuoli (a) 1si dimostrerà dentro essere stata impossibile.

lxxxiii

Questa legge d’intorno a’ campi si stabilisce la prima agraria del mondo; né per natura si può immaginar o intendere un’altra che possa essere più ristretta.

Questa legge agraria distinse gli tre dominii che posson esser in natura civile appo tre spezie di persone: il bonitario, appo i plebei; il quiritario, conservato con l’armi e ’n conseguenza nobile, appo i padri; e l’eminente, appo esso ordine, ch’è la signoria, sia la sovrana potestà, nelle repubbliche aristocratiche.

È un luogo d’oro d’Aristotile ne’ Libri politici2 ove nella divisione delle repubbliche novera i regni eroici, ne’ quali gli



  1. (a) si è da noi dimostro nella Scienza nuova [CMA3] prima1 [SN2] essere stato impossibile, e se ne arrecheranno altre pruove in quest’opera.»
    1. Lib. II, c. 25; Scoverta delle prime famiglie di altri che di soli figliuoli.
  2. III, 10 (14), p. 1286.