Pagina:Ville e castelli d'Italia.pdf/271

Da Wikisource.

l'isola bella veduta dall'isola dei pescatori.


L'Isola Bella, dei Borromeo


accesso al palazzo borromeo.


ll'entrare nel seno del Verbano che coronato all'orizzonte dalle nevose cime delle Ali mira nelle cilestri sue acque specchiarsi monti più bassi e colline, eccoti una bella prospettiva in lontananza dei monti di Baveno e di Montorfano, che salgono fino al Sempione. Nell'appressarsi poi all'Isola Bella, ti si offre all'occhio una deliziosa scena teatrale di dieci gradini posti l'uno sopra l'altro in terrazzo, mente da un lato scopri una ridente selva di vecchi e ben fronzuti aranci, tutta sostenuta da archi piantati nel lago, dietro a cui si alza un folto e nero bosco di sempre verdi altissimi allori. Le torri, gli archi, le statue rompono la verde monotonia delle cedraie, che tutte coprono le pareti accompagnate ad ogni piè sospinto da fiori di ogni forma e colore. In questo incantevole luogo Gian Giacomo Borromeo, verso la metà del 1600, ideava collocare la dimora della sua tenera Elisa. Il conte Vitaliano Borromeo, intelligentissimo fioricoltore e colto in ogni ramo di scienze naturali, ornò poi, nel 1834, la bella isola di fiori e piante rare, che infondono al mortal vigor salute. Quanto di delizioso offre questo incantevole soggiorno, sia per rispetto alla ricchezza dell'addobbo, che alla varietà e bellezza del giardino

– 249 –
Ville e Castelli d'Italia. 32