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BELLINI 43

aveva segnate, ed ora cadavere nel mezzo della Chiesa!

Un suono lugubre gridava la folla dei più rinomati artisti italiani e stranieri: gli amici, gli ammiratori, tutto un popolo sotto la pioggia, al cimitero Lachaise. Colà furono ascoltate con emozione e raccoglimento le parole del sommo Paër. Spettacolo degno! Coloro che più rifulgevano nell'Arte sua stessa gli tessevano gli elogi. Un mormorio, un fremito angoscioso passa tra la folla; Cherubini, il sublime vegliardo evocatore delle armonie che inneggiano a Dio, sorretto da Auber e da Halevy, getta un pugno di terra su quella fossa... Addio, Bellini, la tua vita s'arresta, la tua Gloria s'avanza.


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«Quando l'Arte è giunta a un alto grado nei suoi mezzi codesta perfezione può diventare un principio di corruzione, per effetto di sazietà... Allora si abbracciano con avidità imaginarî perfezionamenti d'ora in ora più estranei ai principi essenziale ai quali l'Arte deve conformarsi. Questi