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Morte villana 98[98 e di pietà B.P.RA.S] di pietà nemica,
Di dolor madre antica,
Giudicio incontrastabile gravoso,
Poi ch'hai data materia al cor doglioso
Ond’io vado. pensoso,
Di te biasmar la lingua s'affatica.
E se di grazia ti 99[99 vuoi B.P.] vuo'far mendica,
Lo tuo fallir d'ogni torto tortoso;
Non 101[101 perchè B.P.S.]: però ch'alla gente sia nascoso,
Ma per farne cruccioso
Chi d'amor per innanzi si nutrica.
Dal secolo hai partita cortesia,
E ciò 102[102 che’n donna è B.P.S.] ch'è'n donna da pregiar, 103[103 virtute. B.P.S.1] virtude
In gaja gioventude;
Distrutta hai |'amorosa leggiadria.
Più non vuo'discovrir qual donna sia
Che per le proprietà sue conosciute.
Chi non merta salute
Non speri mai d’aver sua compagnia. *
d'Amore a piangere; e dico 104[104 che’l signore loro piange: e dico.udendo la Cagione, acciocchè B.P.] che udendo la cagione perch'è piange, si acconcino più: ad ascoltarmi. Nella seconda narro la cagione: nella terza parlo d'alcuno onore che Amore fece a questa donna. La seconda parte comincia quivi: Amor sente: la terza quivi: Udite.
* Questo Sonetto 105[105 si divide B.P.] che comincia Morte villana si divide in quattro parti. Nella prima chiamo la morte per certi suoi nomi proprii: nella seconda parlando 106[106 di lei B.P.2] a lei,dico la ragione perch'io mi movo a biasimarla: nella terza la vitupero: nella quarta mi movo a parlare ad 107[107 indifinita B.P.] infinita3 persona, avvegnacchè quanto al mio intendimento sia diffinita. La seconda comincia quivi: Poi ch'hai data: la terza quivi: E se di grazia: la quarta quivi: Chi non merta.