Pagina:Vita Nova.djvu/6

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qui; non trascurando le varianti delle rime antiche, per ciò che riguarda le poesie 1.

Pregiasi il nostro manuscritto di un’antichità verisimilmente più remota di quella che vantino gli altri codici della Vita Nova che consultati furono sin qui; offre circa 850 diverse lezioni, per le quali il dettato acquista eleganza maggiore, o maggior chiarezza il senso, e qualche volta ancora si arricchisce la lingua di nuovi modi, e di significati e parole fino al

  1. L’edizioni sono: quella di Firenze 1576 pel Sermartelli in 8.° piccolo: quella similmente di Firenze 1723 pel Tartini e Franchi in 8.° procurata dal Biscioni: e la recente di Milano 1827 pel Pogliani in 8.° Quanto alle rime antiche, ci siamo serviti dell’edizione Giuntina 1527 in 8.° Noi citiamo l’edizione 1576 per S. (Sermartelli): l’edizione 1723 per B. (Biscioni): l’edizione 1827 per P. (Pogliani) e quella delle rime antiche per RA. Non c’è riuscito di poter avere sott’occhio l’edizione Sermartelli; laonde ci è convenuto stare alla fede di un amico che ne ha notati diligentemente i luoghi in cui questa edizione discorda da quella del Biscioni. Speriamo che i lettori vorranno scusarci (se non saperci grado) dell’avere ommesse parecchie varianti dipendenti principalmente dall’ortografia del nostro codice, come sarebbero: virtute ― puose ― vene (per viene) ― fare ― contastare ― loco ― esto ― diciere ― sanza matèra ― ecc.