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Pagina:Vita Nova.djvu/65

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Gli occhi dolenti per pietà del core
     Hanno di lagrimar sofferta pena
     Si che per vinti son rimasi omai;
     Ora s’io voglio 643[643 sfogare il dolore B.RA.S.] sfogar lo dolore
     Che a poco a alla morte mi mena,
     644[644 Convienmi di B.P.RA.8.] Convienemi parlar traendo guai.
     E perchè 645[645 '1 mi ricorda ch’io parlai B.P.RA.S.] mi ricorda ch'i parlai
     Della mia donna, mentre che vivea,
     Donne gentili, volentier con voi
     Non vuò parlare altrui,
     Se non a cor gentil ch’in donna sia.
     E dicerò di lei piangendo poi
     646[646 Che se n'è ita B.P.RA.N’è ita a pie' d’Iddio immantenente S.] Che se n’è gita in ciel subitamente,
     Ed ha lasciato Amor meco dolente.
647[647 Ita n’è Beatrice B.P.RA.] Ita se n’è Beatrice in l'alto cielo
     Nel reame ove gli Angeli hanno pace,
     E sta con loro, e voi, donne, ha lasciate.
     Non la ci tolse qualità di gelo,
     648[648 Nè di calor siccome B.P.RA.] Nè di calore, come l'altre face;
     649[649 Ma sola B.P.RA.] Ma solo fu sua gran benignitate
     Che luce della sua umilitate.
     Passò li cieli con tanta virtute
     Che fe' maravigliar l'eterno Sire
     Si che dolce desire
     Lo giunse di chiamar tanta salute,
     E fella 650[650 di quaggiuso B.P.RA] di quaggiù a se venire.
     Perché vedea ch’esta vita nojosa .
     Non era degna di si gentil cosa,
Partissi della sua bella persona
     Piena di grazia l'anima gentile,
     Chi non la piange quando ne ragiona
     Core ha di pietra si malvagio e vile
     Non è di cor villan si alto ingegno.