Pagina:Vita dei campi.djvu/222

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218 il come, il quando ed il perchè.

del laghetto, saettando a dritta e a sinistra un’occhiata guardinga, cercando qualche cosa o qualcuno. Il mormorìo fresco dell’acqua, e lo stormire lieve lieve degli ippocastani la isolavano completamente; allora sollevò alquanto il velo, e cavò dal guanto un bigliettino meno grande di una carta da giuoco. Per due o tre minuti l’acqua seguitò a scorrere, e le foglie a stormire per conto loro. La donna aveva gli occhi assorti, avidi, umidi di sogni.

Tutt’a un tratto un passo frettoloso le fece rizzare il capo, e il sangue le avvampò sulle guance, come se gli occhi ardenti del nuovo arrivato le avessero sfiorato il viso con un bacio. Polidori stava per portare la mano al cappello, quando ella gli arrestò il gesto con uno sguardo impercettibile, e gli passò vicino senza fissarlo.

Camminava a capo chino, ascoltando lo stridere della sabbia sotto i suoi stivalini, senza guardare dinanzi a sè. Di tanto in tanto si metteva il fazzoletto alla bocca; per riprender fiato, quasi il suo