Pagina:Vita dei campi.djvu/248

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244 il come, il quando ed il perchè.

fondamente, senza osare di toccarle la mano, nè di rivolgerle una sola parola.

Ella, anelante, turbata, sentiva per istinto quanto fosse imbarazzante il silenzio: — Sono stanca! mormorò con voce rotta. — L’emozione la soffocava.

Così dicendo seguitò ad inoltrarsi pel viale che saliva serpeggiando per la china del monte, ed ei le andava accanto, senza parlare, soggiogati entrambi da una forte commozione. Così giunsero ad una specie di monumento funerario. Maria si fermò ad un tratto appoggiando le spalle alla roccia e col viso fra le mani. Infine scoppiò in lagrime. Allora ei le prese le mani, e vi appoggiò lievemente le labbra, come uno schiavo. Allorché sentì finalmente che il tremito di quelle povere manine andava calmandosi, le disse piano, ma con un’intonazione ineffabile di tenerezza:

— Dunque vi faccio paura?

— Voi non mi disprezzate ora? disse Maria — Non è vero?