Pagina:Vita dei campi.djvu/44

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40 jeli il pastore.

subito. Compare Menu ci spese gli occhi della testa in tanto solfato, ma era come buttarlo nel pozzo. — Prendete un buon decotto di ecalibbiso che non costa nulla, suggeriva Massaro Agrippino, e se non serve a nulla come il solfato, almeno non vi rovinate a spendere. Si prendeva anche il decotto di eucaliptus, eppure la febbre tornava sempre, anche più forte. Jeli assisteva il genitore come meglio sapeva. Ogni mattina, prima d’andarsene coi puledri, gli lasciava il decotto preparato nella ciotola, il fascio di sarmenti sotto la mano, le uova nella cenere calda, e tornava presto alla sera, colle altre legne per la notte, e il fiaschetto del vino e qualche pezzetto di carne di montone che era corso a comperare sino a Licodia. Il povero ragazzo faceva ogni cosa con garbo, come una brava massaia, e suo padre, accompagnandolo cogli occhi stanchi nelle sue faccenduole qua e là pel casolare, di tanto in tanto sorrideva, pensando che il ragazzo avrebbe saputo aiutarsi, quando fosse rimasto solo.