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Pagina:Vita del glorioso martire s. Secondo (1823).djvu/21

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mio Signore nel seno mio piantate, le quali dopo brevi patimenti seco in conseguenza portano una ben sicura salvezza. Conosco l’obbligo della legge, m’è noto il rispetto dovuto ai Principi, e non ignoro qual è quell’azione mal fatta, da cui resta offuscato lo splendore di una illustre prosapia, e so ben anche, che una legge sovrana a tutte le leggi inferiori prevale. E chi ardirà temerario di far confronto della divina coll’umana legge? Dunque io per poter passare tranquilli i pochi giorni di questa vita fallace dovrò calpestare i mezzi, che mi portano alla conquista di una vita perenne? Dunque per mantenermi in possesso di un lusinghiero stato nobile, che ci concede la sorte, dovrò allontanarmi dalle sicure pedate di Cristo, che dalla Croce non altro, che umiltà, ed abbiezione m’insegna? Rifiuto i tuoi consigli, detesto tutte le tue malnate esortazioni: di Cristo io sono, a Cristo donai tutto me stesso, ed a Cristo conserverò mai sempre in-