Pagina:Vita di Cecilia De' Vecchi.djvu/21

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alcuno leggeva, o faceva orazione, pareva ch’ella più non vi fosse: tanto era il rispetto che avea dell’orazione, di cui vedremo in seguito quanta ella avesse pratica, e quanto sapore. Un solo gusto si scopriva in lei, ed era d’essere condotta alla Chiesa per ascoltarvi più Messe che poteva, gusto però che non palesò mai con una dimanda, ma che si scopriva brillante all’invito fatto le dall’amantisima madre, che accortasi della di lei vivissima consolazione, non preteriva mai di condurvela anche con incommodo, perchè quel dì che non vi fosse andata Cecilia era bensì allegra, ma si capiva che le mancava qualche cosa al cuore. Qui piacemi inserire due righe di compito elogio che di lei mi scrive il degno sacerdote Antonio Ignazio Baldis Parroco di S. Salvadore; le quali danno una viva idea di Cecilia nell’età dai sette ai tredeci anni; eccole: Ne’ sei anni intermedj al mio ingresso alla Parrocchia, ed il