Pagina:Vita di Cristoforo Colombo.djvu/21

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ALLA VITA DELL AUTORE XVIf pagnando Carlo Quinto, il figlio di Cristoforo Co lombo aveva stretta relazione con teologi e dottor? in diritto di alta rinomanza : imagi nò di formare con questi uomini di studio e di pietà una specie di comunità libera, nella quale le simpatie surroghe- rebbero i voti, che servirebbe la Chiesa ad un tempo e la Spagna, diffondendo la buone lettere ed arriccherebbe Siviglia, fino allora priva di scuola celebre, di una dotta accademia, di un collegio di matematiche (1) e d'una biblioteca che fu la più ricca della Spagna. " I severi principii di ordine e di economia da lui attinti agli esempi paterni, posero don Fernando in condizion di sostenere da sé le spese enormi dei diseguati istituti. Egli aveva aperto carteggio con bibliofili di tutte le capitali. Per l'intramessa dei Genovesi, che trattava da compatrioti, e di cui parlava la lingua con predilezione, era giunto a raccogliere tal copia di libri che potè alla perfine formare una biblioteca di oltre ventimila volumi (2). L'imperatore lo autorizzò a fondare una scuola di matematiche, vicino alla porta di Colo, nel luogo, occupato oggidì dell'antico collegio Lau- reano. Don Fernando raccolse intorno a sé alcuni (1) "Yen ella con licencìa del Emperador de-eò establecer una Academia, y Colegio de las ciencias mathematica^, importan- tissima a la navegacion."— Ortiz de Zuniga, Anales ecdesiasticos y secuìares de la muy noble y mwj leal ciudad de Seiilla. lib . XIV. f. 496 . (2) " Enriquiciendose de noticìas y de libros, de que juntò numero de mas de veinte mil selectissinios en està ciudad " — Ortiz de Zunijja, Anaks ecclesiisticos y secuìares lib. IX f. 496.