Pagina:Vita di Cristoforo Colombo.djvu/26

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XXII NOTIZIE INTORKO zione alla regola eterna : 1' immunità dell' ecce- zione non appartiene che alla Provvidenza. Don Fernando aveva scambiata l'adolescenza nella vi- rilità. A cominciare dal tredicesimo anno, i suoi viaggi, le sue fatiche, le sue veglie, il suo os- servare continuo, Tapplicazione prolungata di tutte le sue facoltà ad un tempo, avevagli lo- gori gli organi del pensiero : tutto ad un tratto, nella tranquillità delle sue pacifiche occupazioni, sentissi percosso alle sorgenti della vita ; e , con quel coraggio medesimo di cui aveva fatto prova ancor fanciullo, subito conosciuto il pericolo, rin- graziò il Signore di aver degnato avvertimelo.

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Cinquanta giorni prima della sua ultima ora, seppe che doveva morire, e perciò avvertì i com- pagni della sua solitudine cristiana, che gli rima- neva breve tempo di dimorare con loro. Indi fece l'inventario di tutto quello che possedeva, e pro- fittò del breve tempo, che la morte gli concedeva, per pagar piccoli debiti, soddisfare scrupoli di coscienza, e contemplare davvicino l'eternità nella quale stava per entrare. Come in passato, un gran banchetto di famiglia soleva solennizzare la festa delle nozze, don Fernando volle celebrare ad un banchetto le proprie nozze colla morte : ordinò un convito di trentatrè persone, a cui fece sedere trentatrè poveri, e li servì colle sue proprie mani. Quando, pel rifinimento delle forze gli venne meno la voce, il suo esempio continuò ad edificare ancora i suoi compagni. Don Fernando, di conserva col suo amico. Marco