Pagina:Vita di Dante, Petrarca e Boccaccio.djvu/109

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gli sforti degli esuli, coi quali a vea cospirato, in- carni natosi insiem con tutta la sua famiglia per la Gallia Transalpina , andossene verso Avignone , dove in allora per caso il Sommo Pontefice rise- deva. Quivi fermando sua dimora, tostochè ebbe conoscinto, Francesco già nei primi anni esser ca- pace d’istruirsi , inviollo in certa piccola città della Provenza , detta Carpentras , dove da un non so qual precettore (osse egregiamente istruito. Posciachè per tre anni apprese gramatica , ed i puerili studi, di un subito fu condotto a Montpel- lier, per apparare diritto civile in quella città al- lora fiorentisiima , e ciò non senza rincrescimen- to, perchè già di presso a la pubertà ei cominciava in mirabil guisa a toglier diletto dai libri di Tul- lio, e di Marone. Passato colà un quadriennio nel- 1’ apprender dritto civile a comandamento del pa- dre , portossi io Bologna , nella qual città del pari quasi un secondo quadriennio (li) lo stu- dio del dritto continuò ; poiché sette anni in co- tali studi inutilmente spese, siccome ei all’ aperta dimostra in una certa lettera , in che gravemen- te duolsi di siffatta perdiu di tempo; sebbene alcuni libri di Cicerone, e Virgilio frattanto ab- bia celata mente letto , perchè il padre non aves- selo saputo. Come poi per lu morte del genitore divenne libero , tutti i codici di dritto civile , e gì’ inutili conienti di esso tolti via , quasi nei primi anni dell’ adolescenza, tutto si addiede agli studi di umanità , e per camion di questi prese