Pagina:Vita di Dante.djvu/120

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nacque e fiorì certamente in questi secoli; i quali, dicansi di libertà o licenza, furono ad ogni modo quelli delle passioni, de’ movimenti e delle deliberazioni popolari. Né è da dubitare, che molti de’ discorsi tramandatici dai cronacisti fossero veramente pronunciati ed uditi; ma la rettorica degli storici che seguirono, ora alterando i discorsi veri, ora inventandone ad imitazione antica, gli screditò a segno di farli poi tenere tutti per finti. Ad ogni modo, nel tempo di che parliamo, sono da distinguere bene rettorica ed eloquenza; e Dante famoso allora in ambe, fu mediocrissimo nella prima studiata, ottimo ed efficace nella seconda senza studio usata.
Finalmente, quanto alla dialettica, ultima delle tre arti minori, è da ricordare, che seguivasi allora quella di Aristotile; benché non la vera e moderata di lui, il quale non s’avanzò oltre alle prime divisioni del ragionamento; ma quella che venne da lui per gl’intermediarii di Porfirio e Boezio, e per le traduzioni e ritraduzioni dal greco in arabo, e dall’arabo in latino barbaro; e che fu quindi commentata, esagerata ed applicata ad ogni