Pagina:Vita di Dante.djvu/216

Da Wikisource.

che vi fu, rimase o si fece amico si de’ più giovani e gentili fra essi, Forese e Piccarda; ma col superbissimo e soverchiator messer Corso, a lui superiore per età, nome, potenza in città e principato di famiglia, Dante, pur superbissimo ed inferiore solamente di posizione sociale, non d’animo, non dovette viver mai in quella dipendenza che tali superiori sogliono esigere, e tali inferiori negare. Aggiugni le inimicizie di messer Corso contro a messer Vieri e a Guido Cavalcanti, vicino quello e capitano, questo amico del cuore di Dante; ed aggiugni quello sdegno che spontaneo sorge in cuor gentile dalle soverchierie stesse che non gli toccano; e conchiuderai, che il matrimonio di Dante colla Gemma Donati lo dovette cacciare in un vespajo di punture ed ire e inimicizie, indipendenti forse da Gemma, ma non operanti a rendergliela cara. Tutto ciò in generale mi par quasi certo; ma il volercisi addentrar più, sarebbe simile, e non più veritiero, a quei pettegolezzi i quali appunto si fanno ne’ vicinati per ispiegare e render piacevoli le storie, altronde non ben