Pagina:Vita di Dante.djvu/223

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antenato Cacciaguida era stato cavaliero cencinquant’anni prima, fu dunque de’ grandi); "e che non potessero essere de’ Signori, nè Gonfalonieri di giustizia nè de’ loro Collegi. E ordinarono che i Signori vecchi, con certi a voti, avessero a eleggere i nuovi". Questo dell’anno 12931 fu l’ordinamento definitivo della repubblica guelfa e popolana di Firenze; quello in che perseverò o a che tornò quasi sempre, e che antiquato poi potè considerarsi come la costituzione legale o legittima di lei. E questo fu l’ultimo passo della oppressione de’ grandi, alla quale Machiavello attribuisce l’essersi Firenze resa incapace di armi, e così di conquiste e ingrandimenti. A tali ordini repressivi obbedivano poi per forza, ma rilottando, i Grandi, a fortemente dolendosi delle leggi, ed agli esecutori di esse dicendo: Uno caval corre da della coda nel viso a un popolano, o in una calca uno darà di petto senza malizia a uno

  1. Dino Compagni, ivi, e G. Vill., p. 343.