Pagina:Vita di Dante.djvu/321

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anni 1301-1302 311

ed entrarono con lui, come per fargli onore, Lucchesi, Perugini, Sanesi, messer Cante Gabrielli da Gubbio (che in breve vedremo podestà), Malatestino e Mainardi da Susinana, ed altri Guelfi puro o Neri, a quattro, a sei, a centinaja per volta; sicchè, tra questi e i suoi, Carlo si trovò con mille dugento cavalli. Pregato di smontare dove già il Re Carlo e gli altri gran signori soleano, non volle, e smontò in


    pone poi l’entrata a questa Domenica, che ei chiama 4 novembre (p. 490). Poco impiccio sarebbe il trovare nel calendario dell’Art de verifier les dates, che questa domenica in quell’anno fu addì 5, e far quindi la correzione. Ma il Villani, pur testimonio oculare (p. 376), Marchionne Stefani contemporaneo (p. 17), Ammirato il giovane, scrutator degli archivii fiorentini (p. 213), pongono quell’entrata al dì di Ognissanti. Io tornai più volte dall’uno agli altri senza mai potermi soddisfare d’aver così a ricusar testimonii egualmente irrecusabili; e tanto più che nè l’una nè l’altra data (da cui dipendono le seguenti) non quadra a tutti gli eventi. Finalmente, avvisando che alla domenica 5 il Villani pone l’adunanza a S. Maria Novella, la signoria data a Carlo e il resto, dubitai, e parmi certo, che il Compagni abbia preso questo giorno per quello dell’entrata, perchè fino a quel dì Carlo era rimasto senza muoversi Oltrarno, in casa Frescobaldi. Fissato questo punto, tutte le date del Compagni e degli altri si possono facilmente far concordare. Del resto, quasi inerrabile Muratori pone, senz’altro, l’entrata al dì 1°, e poco muta che che il Pelli ne lo morda. Ei si vuol andar adagio, prima di dar torto al Muratori, il quale suole indovinare ciò che altri dimostra poi.