Pagina:Vita di Dante.djvu/407

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Sanguinoso esce dalla trista selva,1
Lasciala tal che di quì a mill’anni
Nello stato primaio non si rinselva.

PURG. XIV. 58-68.

Ma Dante non fu a questa guerra del Mugello; chè quell’ajuto di Bartolomeo della Scala alla lega Bianca Ghibellina, c’è memoria fosse mandato per opera di Dante ambasciatore a Verona2. Era opera conforme ai carichi, al mestiere diplomatico di Dante prima dell’esilio; onde non è da meravigliare gli fosse or commessa dagli esuli. E quindi si vede l’occasione ch’ebbe Dante d’andare a Verona, la quale altrimenti nè spiega nè si può intendere.
La città di Verona, ove giugneva Dante, era da gran tempo come la capitale del Ghibellinismo in Lombardia. Non ch’ella non si fosse nel secolo precedente congiunta con altre città, traendole anzi seco alla gran Lega Lombarda contra Federigo Barbarossa: ma, dopo la pace di Costanza, avendo all’anno 1200 preso per podestà Ezzelino da Romano, II del nome e soprannomato

  1. Selva quì, e forse altrove, è Firenze
  2. Pelli, p. 123.