Pagina:Vita di Dante.djvu/538

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quella di Roma, ma della Babilonia oltremontana. E Cosi rimasero, il Papa mal contento del suo legato, e gl’Italiani tutti mal contenti di lui; i Guelfi, come di nemico naturale e così traditore; i Ghibellini, come di amico nuovo, molle, e fors’anch’essi come di traditore.

Le condizioni e i travagli d’Italia in sul finir del 1307 e il principio del 1308, si trovano così ben descritti con mira a Dante e a quanti entrano nella vita di lui, da uno de’ biografi, che questi mi perdonerà, e i lettori mi saranno grati di trovar qui quella descrizione che non saprei pareggiare. "Partito il cardinal degli Orsini, la guerra tacque in Toscana, e continuò per alcun tempo in Romagna; donde s’apprese d’intorno intorno al Ferrarese, al Parmigiano ed alla Liguria. Guido III da Polenta già vecchio, e il decrepito Malatesta di Verucchio aveano lasciato il peso dei pubblici affari, l’uno ai suoi figli Bernardino ed Ostasio, l’altro al crudele Malatestino dell’Occhio. Ferocemente questi nuovi signori odiavano gli Ordelaffi, ed