Pagina:Vita di Dante.djvu/550

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i naufraghi vi appendono i voti1". A questo frate Ilario amico probabilmente d’Uguccione venne dunque Dante; e che ne seguisse poi è narrato in una lettera latina dello stesso frate ad Uguccione, la quale volgarizzata dice così:

"All’egregio e magnifico uomo messer Uguccione della Faggiola, tra’ grandi italiani molto eminente, fra Ilario umile monaco del Corvo alla foce della Magra salute in colui che è salute vera di tutti. Siccome il Salvator nostro evangelizza, l’uomo buono produce bontà dal buon tesoro del cuor suo; e in ciò son compresi due insegnamenti, cioè che noi dai fatti esteriori possiam conoscere l’interno altrui; e che per le parole nostre noi abbiamo a manifestare altrui il proprio interno. Imperciocchè sta scritto dal frutto loro voi li conoscerete; e benchè dicasi ciò de’ peccatori, lo possiamo intendere molto più universalmente dei giusti, essendo questi sempre mossi a mostrarsi, e quelli a nascondersi. Ne è solo il desiderio di gloria che ci muove a far fruttare fuori ciò che abbiamo di buono internamente,

  1. Veltro, pp. 97 e 98.