Pagina:Vita di monsignor Giacomo Goria vescovo di Vercelli (Cusano).djvu/6

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siastico, che le fù conceduto da Monsignor Vescovo d’Asti, il Padre Frà Francesco Panigarola, Religioso de’ Minori Osservanti: Per tanto riconoscendosi in stato, & Habito d’Ecclesiastico, maggiormente attendeva alla perfettione de’ proprj costumi, che sempre spiravano candore, ed innocenza ricordevole,1 che regolarmente l’Habito Ecclesiastico si è talare, come il Feminil uso, per darsi a conoscere fecondo altresì di virtù, ed attioni dimostrative di vera Religione, mondezza di cuore propria, per atterrire i Spiriti Infernali, come aponto avvenne, e restò sperimentato: Posciache ritrovandosi in que’ tempi nella Città d’Asti una particolar Donna assediata da sì fatti Spiriti, più volte ajutata con Essorcismi, conforme i Riti di Santa Chiesa, non le fù riuscibile la desiata liberatione, se non quando d’ordine di Monsignor Gio: Stefano Ajazza, Nobile Vercellese, Vescovo della medesima, convenne, che un tal Prete Santina, Religioso d’aggiustata coscienza, si valesse de gl’Essorcismi nella Cathedrale Chiesa in essa Città, & a beneficio di detta Donna, che pur afflitta, e mancante per i continuati battimenti, che diabolicamente

 
 
l’ag-


  1. Pet. Rebuff. in sua Prax. de Cler. ad Sac. Ord.