Pagina:Vita nuova.djvu/126

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cxxvi introduzione
XXII 10 tornare uenir
14 mutar celar
XXIII 3 ne diceua dicea
5 piangessero con grandissimi terremoti piangessero e grandissimi terremoti
11 singhiozzo singulto
13
Ricc: si cotta dal singhiozzo
Magl: sicchorotta per lo
si rotta dal singulto
misuelglassi mi verghognai misuegliassi miuergognassi (oppure: mi suegliassi e mi uergognassi)
XXIV 1 aduenne vno miracolo di che sedendo aduenne uno di che sedendo
6 om. pareano da tacere
9
Ricc: poile luomo
Magl: poche
parla luomo
XXVI 2 che benedetto el signore che benedecto sia il signore
4 il seguente sonetto questo sonetto
XXVIII 3 dico diro
XXIX 1 nouero numero
XXXI 12
Ricc: ce tolta
Magl: cie
ne tolta
14 pieta pena
XXXIII 4 nella seconda stanza nella seconda mi lamento che nell'altra stança
XXXVIII 6 e non pare e cio pare
10 Ei risponde Ei le risponde
XXXIX 1 appareua apparue
XL 2 daltre cose li (Magl: le) quali daltre cose che di queste qui, che essi forse pensano de loro amici lontani li quali
9 per lo mezzo della citta per lo suo meço la citta

Il Ricc. 1050 nou può derivare dal Magl. VI 187 per ragione d’età; ma neppure il caso inverso sembra ammissibile, perché il Magl., conserva alcune volte la lezione genuina, o almeno una lezione assai vicina ad essa, dove l’altro codice ha varianti certamente secondarie: XVIII 7 Magl: chettummai dette, Ricc: chettu ai dette; XXII 13 Magl: nepare, Ricc: ci par; XXXVII 1 Magl: adilettare, Ricc: addinettare; XLI 12 Magl.: il mi ridice, Ricc: il mio ridire.


Varianti secondarie in comune e identiche omissioni hanno Panc. 9 e Magl. VII 1103, onde possiamo formare di loro il sottogruppo b2: