Pagina:Vita nuova.djvu/168

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clxviii introduzione
XXIII 31 dico ad che dicendo ad che
XXIV 4 uera uerace
6 mirasse questa primauera mirasse la bilta di questa primauera
XXV 3 altre genti altra gente
9 iura iussa
10 baldanza alcuna alcuna baldanza
XXVI 1 di colui di quello
XXXI 3 la seconda ragiono1 nella seconda ragiono
XXXIII 1 doueua intendeua
2 dissi per costui due dissi due
per lui per costui
om. persone
XXXIV 1 giorno chellanno sicompieua giorno nel quale si compieua lanno
parte doue parte nella quale
huomini lungome lungo me huomini
2 om. giù
3 operatione del disegnare opera cioè del disegnare
XXXVIII 3 Poi si riuolgea uno altro poi si rileuaua uno altro
XXXIX 3 om. cio
molte aduenia molte uolte aduenia
XL 4 glintendesse lentendesse
XLI 6 posso comprendere posso intendere


(Tav. 33)

Ricc. 1054 Gli altri Mss. di b
II 1 inprima prima
7 chemmi signoreggio amore(corretto con freghi e richiami in modo da leggere: che amore signoreggio) che amore signoreggio
III 1 passati apunto tanti passati tanti
6 chella faccea che le facea
9 salutai salutassi
VII 1 chon chui con la quale
di cheio perche io
3 pensate passate
5 da mio da moroso

Ognuno avrà notato quanto poche siano le varianti secondarie di To, rispetto ai suoi affini. La prima è una semplificazione voluta dal

  1. Dopo prohemio aveva, saltando, continuato a scrivere: la seconda comincia quiuj ita nebeatrice; accortosi del trascorso, cancellò tutte queste parole eccetto la seconda, a cui fece seguire ragiono di lei ecc.