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INTRODUZIONE P: la ni diro Co : la nidiro (e aranti la u ò agg. di) Mgl : la diuidiro lo intento tratto paro a me stesso nella quarta dico ridicendo ancora a cui intendo di dire dico la (Mgl omette questo secondo dico) la seconda comincia quiui io non uo parlare la ter/a donne o donzelle.
dico che di lei a comprendere nella prima da parte secondo tutta la gloria seconda ili co che sono om. questa seconda parto si divido iu due, cho nel- i'una dico dogli occhi om. No la seconda dico de la bocca la qualo è fine d’amore de suoi desideri come una ancella gli mosse dioiesso om. appresso om. allora senza lun laltro esser quando era amorosa e a potentia e nella in quanto in potentia (Co omette quanto in) dico iu quanto di potontia in ohe sugetto % la diuidero lo intento trattato (b : lo tractato intento) pare auere a me stesso (w: paro pure ammeetesso; A: pare aincstesso hauoro) nella quarta ridicendo aucho a cui ne intenda dire dico la la seconda comincia quiui. io dicho . laterya quiui. Eio non uo parlare. laquarta . donne edon$elle . dico che di lei si comprende che nela prima dala parte che sono secondo tucta la persona ( W in marg. al* la gloria, ma cfr. p. co) seconda dico dalquante bellone che sono « i, deli miei desideri come ancella lo mosse doucs8c diro esser lnu sanya laltro quando o amorosa o in potentia nela in quanto di potentia dico in che suggetto ( IV agg. in marg. fra elio c suggello le parole: in quanto in potenzia : cfr. p. ve)