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PARTIZIONE DEL TESTO CCLXXXV risolverle sia in e ojie in ed, mn non danno luce a preferire Punii o l’altra risoluzione. Tuttavia esempi di ed si hanno anche in M 8 e sono frequenti in K, e potremo quindi, senza abusarne, introdurne qua e là dove paia più opportuno. Di ched invece non abbiamo esempi (sedici) se non in K, e così per aed io (due); ma ned dii e sed ella si hanno in XII 12 e 13 secondo tutti i testi, tranne To, e di ched (come pure di ed, ched, ned) troviamo parecchi esempi anche in Vat2, sicché possiamo comportarci con loro cerne con ed (cfr. Caix $ 98).

PASSI LATINI 68. Sono citazioni da vari autori, e anche passi foggiati da Dante stesso j ed essendo scritti in una lingua morta, quindi più fissa, conviene che più si stia attaccati alla tradizione ortografica medievale.

Perciò non dittongo in circttmferenlie, Eolc e pretermiotanUir ; il solite michi, e, conforme alla dottrina grammaticale e all’uso più comune, nanque (cfr. Rajna, De Vuìg. EL, cixi e seg.). Inpretcnniciantur il -c<-, secondo l’uso fiorentino più consueto (cfr. Rajna, ibid., p. clxxxiv), ci è dato da K e To: 8 ha M il semplice -J-. M S To capescere (cfr.

Novati e Sensi, Relazione cit.f $ 12), ma K rimane alla tradizione normale chapesscre | Restii a considerare brevemente la questione della divisione del testo in paragrafi. Abbiamo visto, nel descrivere i manoscritti, che una vera e propria distinzione in capitoli, che si mantenga uguale in tutti i testi non esiste, ma che capoversi e segni paragrafali qua e là tuttavia non mancano. Io non ho voluto quindi introdurre nel testo una distinzione marcata di capiteli con la relativa numerazione fra l’uno e l’altro; ma non potendosi ormai, pel comodo delle citazioni, rinunziare a una qualsiasi distinzione e numerazione, ho accettato dai manoscritti l’uso dei capoversi, e li ho progressi vani ente numerati nel margine. Pel numero di questi capoversi o paragrafi, poiché la disparità dei manoscritti mi lasciava libero di farne più o meno, ho cercato di discostarmi meno che fosse possibile dalle due divisioni più iu uso, del Torri e del Casini. Rene sarebbe stato che quella del Torri si fosse mantenuta costante in tutte le edizioni successive, anche se difettosa (il vantaggio vero di queste numerazioni è che rimangano fisse: cfr. p. cxu); ma ormai che l'accordo è rotto, ho cercato di evitare gl’inconvenienti tanto della divisione Torri (distinzione del $ XXVI iu due paragrafi) quanto di quella del Casini (mancanza di mimerò per il proemio, distinzione del $ III in due paragrafi). Così la mia numerazione concorda con quella del Torri sino