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VITA NUOVA XX 7 - XXI 5 51 come l’ano guarda l’altro come forma materia. La seconda comincia quivi: Falli natura. Poscia quando dico: Jìieltate ap- .s parcy dico come questa potenzia si riduce in atto; e prima come si riduce in uomo, poi come si riduce in donna, quivi: E 5 simil face in donna.

Poscia che trattai d’Amore ne la soprascritta rima, vennemi J volontade di volere dire anche in loda di questa gentilissima parole, per le quali io mostrasse come per lei si sveglia questo Amore, e come non solamente si sveglia là ove dorme, ma là io ove non è in potenzia, ella, mirabilomento operando, lo fa venire. B allora dissi questo sonetto, lo quale comincia: Nc li occhi porta.

Ne li occhi porta la mia donna Amore, - per che si fa gentil ciò ch’ella mira; 15 ov’ella passa, ogn’om ver lei si gira, e cui saluta fa tremar lo core, sì che, bassando il viso, tutto smore, e d’ogni suo difetto allor sospira: fugge dinanzi a lei superbia ed ira.

20 Aiutatemi, donne, farle onore.

Ogne dolcezza, ogne penserò umile l nasce nel core a chi parlar la sente, ond’è laudato chi prima la vide.

Quel ch’ella par quando un poco sorride, 4 25 non si po dicer nò tenere a mente, sì ò novo miracolo e gentile.

Questo sonetto sì ha tre parti. Ne la prima dico sì come £ questa donna riduce questa potenzia in atto, secondo la 110- 7. k mloìtta di dire. 11. a feci. 28. p in acto questa potentia.

è d’accordo cogli altri sottogruppi tile] e questa potenzia [Amore] di b#). Giul. e D’Anc.* fondono ar- siano produtti in essere» corri- bit.ru rimiteli te le due lezioni, for- sponde precisamente al Falli na- mando l'uno la variante prodotti tura della poesia; e altro non oc- insieme in essere, e V altro prodotti corre.

in essere insieme. La frase «dico sì 23. laudato: beato ha soltanto come questo suggotto [Core gen- p, e da questo anche W.

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