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Capitolo III

EDIZIONI




Passati in rassegna i Mss. che devono esser posti a fondamento della nuova edizione della Vita Nuova, veniamo ad esaminare le stampe che se ne sono avute sinora, per determinare se qualcuna di esse possa aver valore por la ricostituzione critica della lezione, come rappresentante di qualche codice sconosciuto. Mostreremo insieme le benemerenze varie dei precedenti editori verso il testo della Vita Nuova e quale utile possiamo ancora ritrarre dall’opera loro.

1. sonetti e canzoni | di diversi | antichi | avtori toscani | in dieci libri raccolte. || (In fine) Impresso in Firenze per li heredi di Philippo di | Giunta nell’anno del Signore. | M. D. XXVII. A di VI. | del mese di Luglio.

Il primo libro contiene Sonetti e Canzoni di Dante | Alaghieri | Ne la sua Vita Nuova, e sono tutte le rime di essa, ordinatamente, tranne che è omesso il secondo cominciamento di Era venuta (XXXIV 8). Appare certo per l’ordine in cui sono disposte, e per la dichiarazione stessa «Sonetti e canzoni di Dante ne la sua Vita Nuova», che le rime furono tratte da un Ms. di quell’opera, o che da quell’opera aveva derivato tutta la parte poetica; ma il testo di quel Ms. fu poi riscontrato con altri codici che poterono essere di diversa famiglia, o anche contenere, d’alcune di quelle rime, una tradizione indipendente dalla Vita Nuova, leggendosi in un’avvertenza ai lettori in fine della raccolta (p. 143): «Imperò che nei quattro primi libri de le Canzoni del chiarissimo poeta Dante Alaghieri diversamente per la varietà dei molti testi assaissimi luoghi si potevano leggere, noi dopo quella lezione, la quale, e nei più fidati ed antichi testi ritrovando, più vera e, secondo il giudicio nostro, migliore avevamo riputata, non attribuendo a noi tanto però, che a qualcuno di voi non sia forse, o benigni lettori, per parere altramente, fra le molte quelle che più di alcuna importanza ci sono parate abbiamo qui di sotto brevemente raccolto». Così del testo come delle