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Pagina:Vittorelli - Poesie, 1911 - BEIC 1970152.djvu/143

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XXIX

SULLO STESSO ARGOMENTO

Perché sen vola rapida
come da l’arco freccia,
indi consegna ai zeffiri
la mal recisa treccia?

Perché degli occhi fulgidi,
perché nasconde il lampo,
nati a conquider l’anime
ne l’amoroso campo?

Bella è costei qual fosforo
annunziator del giorno,
mentre gli eoi crepuscoli
van rosseggiando intorno.

Bella è costei qual fingere
suole pittor leggiadro
le Grazie oppur le Veneri
ne lo spirante quadro.

A le maniere candide,
a la beltá del viso,
io certo, e non ingannomi,
la scopro e la ravviso.

Figlia è di lei che venero
per cortesia, per senno,
fra quante piú magnanime
le stelle al secol dienno.

Figlia è di lui che guardami
con amorosa faccia,
e non isdegna accogliermi
fra le paterne braccia.

Dal lieto Angarán sannoio
le verdeggianti rive,
care ai frondosi pampini
e a le feconde olive.