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L’archivio parocchiale di Varenna possiede un incunabolo senza titolo perchè mancante della prima pagina, contenente dei salmi del Savonarola. Non è da escludersi che possa essere del nostro Nicolò Brenta.

Della famiglia Panizza ricordiamo il notaio Pietro Panizza che rogò nel 1525 anche a Milano.

Della famiglia Tenca è da menzionare Giovanni Battista Tenca creato da Carlo V° capitano e giudice del lago di Como nel 1538. Carlo Ambrogio suo figlio fu notaio; pure notaio fu Agostino Tenca figlio di Battista nel 1580.

In un atto notarile 24 settembre 1520 fra i testi vi è un Augusto De Serponti f. q. Bernardino detto il Fracasso.

Fra i notai menzioniamo anche Pietro Serponti del fu Giov. Antonio di Varenna. Ha rogato nel 1531.

Della famiglia De Matti ricordiamo il notaio Bernardo Del Matto che rogò nell’anno 1500 e il notaio Raffaele che rogò nel 1532.

Paolo De Matti f. q. Raffaele di Tondello è nominato il 30 marzo 1545 notaio della curia arcivescovile di Milano per mezzo del notaio Luigi Pioltino della stessa curia.

Giovanni Maria de Scotti è ricordato in uno strumento del 30 agosto 1518 come podestà del borgo di Varenna e pertinenze.

Gian Pietro Scotti di Varenna fu notaio arcivescovile nel 1576.

Fra i personaggi della famiglia Scotti degni di menzione vi è anche Giovanni Maria Scotti del fu ser Giacomo dottore in ambe leggi che troviamo come teste in un atto del 18 febbraio 1531.

Benedetto Giovio nelle sue lettere e precisamente nella 70a si rivolge a Giovanni Maria Scotti per ringraziarlo di una lapide donatagli e trovata in Varenna e che si riferisce al soggiorno della famiglia Giovio in Varenna nei primi anni dopo la distruzione dell’isola.

Questa lapide di cui ora non si ha più notizie era certamente andata ad arricchire il famoso museo dei Giovio preziosa raccolta di statue e lapidi antiche andata poi dispersa.

Della famiglia Mornico facciamo il nome di Paolo Mornico che acquistò nel 1569 il convento di Santa Maria di Varenna per farne una villa.

Abbiamo ricordo di un medico Cesare Bergamo che abitava Regoledo nel 1592 (atto notarile di De Matti Raffaele dei 7 marzo 1574).

Altro medico da ricordare è il «magnifico phisico domino Nicolao de Guizardis fllio magnifici artium et medicine doctoris domini Andrea f. q. domini Bernardi de Guizardis solito habitare in loco Telii Valistelline et de presenti habitante in dicto burgo Varenae».

Bernardo De Mazzi di Varenna coprì nell’anno 1509 l’onorifico incarico di Podestà del contado di Bormio1.

  1. Vedi Eufrasio da Dervio. Memorie storico-critiche pag. 4. Argelati. Biblioteca Script. Med. pag. 1035.