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Pagina:Vittorio Adami, Varenna e Monte di Varenna (1927).djvu/175

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secolo xvii 167

il detto vostro nuovo decreto ampiamente contiene, i supplicanti pur avendo altra volta dichiarato in iscritto di essere stati indebitamente privati di un certo dosso o isoletta esistente nel lago di Como, isoletta di cui i supplicanti ebbero per lunghissimo tempo il possesso e che dovettero abbandonare nel mese di Agosto p. p. per l’infezione pestilenziale in essa terra sviluppatasi, i supplicanti non potettero nel termine prescritto dal predetto vostro nuovo decreto, presentemente da scadere o scaduto, comparire a dar le prove dei loro diritti, anche perchè stettero assenti per la raccolta delle messi e delle uve, alcuni testimoni che essi supplicanti dovevano produrre appartenenti a diverse ed estranee terre come Valtellina, Chiavenna ed altre parti del vostro episcopato di Como ed altrove, nè possono ora in nessun modo dimostrare i loro diritti per il termine scaduto rimanendo così privi dei loro beni. Essi supplicanti tuttavia credono che ciò non sia nell’intenzione Vostra benigna e chiedono per grazia speciale di poter avere la facoltà di prolungare il termine fino al nuovo mese prossimo futuro o fino a quando piacerà alla vostra Magnificenza.»


Risposta del Vicario Generale


Illustre Principe e Magnifico ed Eccellentissimo Signore.

Alla lettera di V. S. data in Pavia il 26 Ottobre p. p., con annessa supplica nella quale tra l’altro, V. S. mi ordina che presa conoscenza del contenuto dell’acclusa supplica degli uomini e del comune di Varenna m’informi delle cose in essa contenute e riferisca a voce o per iscritto tutte le informazioni avute al riguardo, collo stesso rispetto rispondo che avute tutte le informazioni che mi fu possibile avere, il comune e gli uomini di Varenna non presentarono le prove dei loro diritti nel termine stabilito dal decreto di V. S. sulle restituzioni da farsi, nè nel termine prolungato, e se da V. S. fosse ancora rimandato tutti quelli che si trovano nello stesso caso o quasi richiederebbero la stessa cosa. A mio parere pertanto non deve concedersi il Dosso o Isoletta esistente nel lago di Como, di cui si fa parola nell’annessa supplica. Nel 1169 gli abitanti di detto Dosso o Isoletta ribelli all’Imperatore si allontanarono da essa per la distruzione fattane allora dall’Imperatore stesso e si ridussero nel luogo in cui è edificata Varenna. I supplicanti asseriscono di essere andati al detto Dosso o Isoletta nei tempi passati insieme coi notai e pretendono di avervi diritto, ma del dosso o isoletta ha potuto e può avere fatto e fare donazione o concessione chi ha voluto e questa è una questione parziale poichè una parte è vitata e un’altra è di sterpi.»

Vostro fedele
Piazolo de Pattico