Pagina:Vittorio Adami, Varenna e Monte di Varenna (1927).djvu/245

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secolo xviii 237

pescare nel detto lago «con la bottera et con le sperne e spaderne da botrisi» per il periodo dal 4 Marzo alla Pasqua mediante pagamento di lire cinque.

Ma spesso avveniva che uomini di Lierna e di altre località s’inoltrassero nelle acque di Varenna a pescare senza permesso, di qui liti e processi.

Nel 1723 vi fu una lunga lite davanti il pretore di Mandello e Varenna contro D. Paolo Antonio Mornico, procuratore della comunità di Varenna, provocata dal fatto, che due pescatori di Lierna Giuseppe Brentano, e Giovanni Maria Pini si erano addentrati a pescare nelle acque di Varenna senza autorizzazione, e si tentò allora da quelli di Lierna di dimostrare come qualmente Varenna non avesse diritto di vietare a quelli di Lierna la pesca nelle sue acque sino al sito detto Ligapace1.

Il 22 luglio 1735 Mauro Venino e Carlo Scanagatta delegati dai vicini e dagli abitanti della comunità di Varenna inviano una supplica al Senato contro gli uomini di Mandello per pesca abusiva nelle acque di Varenna2.

Il Consiglio di Governo, con lettera del giorno 20 luglio 1787, ordinava di procedere all’incamerazione della ragione di pesca sul lago di Lecco posseduta dalle varie comunità della Riviera di Lecco.

Eppertanto alli 17 di Agosto delle stesso anno si riunivano sulla pubblica piazza al luogo solito i deputati dell’estimo e cioè Bartolomeo Venini in sostituzione del Primo deputato Giorgio Aureggi, il Dottor Alfonso Mornico, deputato e Giuseppe Campione in sostituzione di Carlo Pensa deputato e i pescatori Domenico Cavalli, Pietro Antonio Brenta, Pietro Venino, Paolo Caribone, Giov. Antonio Campione, Giuseppe Pirelli, Giuseppe Vitali e Francesco Scanagatta. I quali, udita la lettura della lettera di cui sopra e dell’editto magistrale dell’8 Marzo 1763 elessero come loro procuratore per la celebrazione dell’istrumento di retrovendita alla R. Camera della Regalia del lago, Giuseppe Antonio Pensa del fu Gaspare abitante in Milano.

L’esercizio della pesca era nei tempi passati molto più divulgato che oggi. Ciò lo si può desumere anche dal seguente elenco di possessori di banche.

  1. A. S. M. Beni. Varenna. Pesca.
  2. .... Vetustissimi temporibus orta iis fuit intes Varenenses et incolas Mandelli quo usque se protenderent lacus et ne mora in respectivis territoriis existentia ut compertum esset quo usque utrique incolae possent libere piscare et lignare ut antea semper consueveruat. Questiones divenit arbitramentali sententia anni 1379 ab illustrissimo comuni coram Pheudatario lata, etenim haec utrisque incolis assignavit privativa loca piscanda, lignandi et pecora pascendi et alia declaravit promiscui usus».