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colare amico, tutti li fondi e case situate al di là del fiume detto d’Olivedo, quali sono di compendio dell’acquisto da me fatto dall’eredità di Angelo Serponti».

Le rimanenti sue proprietà lasciò allo zio Alessandro Isimbardi, che a sua volta con testamento 21 febbraio 1821 lasciò i beni ai suoi figli Pietro, Lorenzo e Giovanni.

L’avvocato Giacomo Venini che tanto si distinse nel 1843 per il suo fervido patriottismo era consigliere provinciale a Como dove aveva pure casa. Era ammogliato con Luisa Campioni, l’eroina del romanzo del Fogazzaro Piccolo Mondo Antico.

L’avvocato Giacomo ebbe due figli: Giulio divenuto generale e Guido avvocato. Questo Guido ebbe per figlioFonte/commento: 526 Corrado che morì da prode sul campo di battagliaFonte/commento: 526 meritandosi la medaglia d’oro al valor militare.

Altro Venini da ricordare è il Giuseppe ingegnere che abbiamo già nominato e che fu l’organizzatore della legione tridentina.

Ancora un Venini: Don Giuseppe di Regolo ex frate cappuccino secolarizzato nel 1852 quando dovette lasciare il suo convento nel Canton Ticino dal quale vennero espulsi tutti i religiosi non Svizzeri. Tenne il vicariato di Limonta fino al 1876. Fu uomo assai colto.


Giacomo Conca

Giacomo Conca figlio di Pietro, nacque in Varenna il 28 febbraio 1773, in una modestissima casa, antica proprietà della famiglia1. Il 3 maggio 1797 si arruolò come volontario nel Corpo dei Dragoni Cisalpini.

Il cacciatore a cavallo Conca dimostrò subito il suo valore. Ancora coscritto prese parte alla campagna sul Tagliamento e ne uscì con grande onore, tanto che il 28 luglio dell’anno 1797 era promosso brigadiere, ed il 27 del successivo agosto maresciallo d’alloggio. Il 7 aprile 1799 egli veniva promosso sottotenente nel 2° Reggimento Usseri. Si distinse grandemente nella campagna dell’anno VII in Romagna, ma dove emersero le sue doti di valoroso e fedele soldato, fu in Piemonte durante la ritirata dell’esercito francese. Durante il combattimento di Bassignana il Conca comandante un plotone di scorta al generale Moreau, capo supremo dell’esercito, vistolo circondato da un gruppo di Ulani nemici fece scudo del suo corpo al generale Moreau ricevendo un colpo di lancia diretto al suo superiore. Il Moreau fu salvo e in quel momento dimostrò calorosamente la sua riconoscenza, promettendo all’eroico varennese anche una spada d’onore.

Passato nel 1° Regg. Ussari il 15 messidoro dell’anno 8° fece la campagna della Toscana e si trovò alle fazioni di Siena e del Bosco.

Il 26 settempre del 1803 venne scelto come guardia del vice Presi-

  1. Questa casetta passò poi proprietà di Orazio Carganico.