Pagina:Vittorio Adami, Varenna e Monte di Varenna (1927).djvu/379

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che precedono su di un viottolo montano che per la mancanza di prospettiva, pare precipiti. Alla destra di chi guarda, S. Ambrogio avvolto in un ricco piviale rosso con disegni oscuri, veste un lungo camice; sulla bella testa porta mitra gemmata; con le due mani coperte di guanti bianchi tiene ritto il pastorale. Manca il simbolico staffile. È in contemplazione della Vergine che, assisa in trono, (il cui panneggio bianco a forti ombre nasconde molta parte del paesaggio) in dolce atto d’amore allatta il Bambino. Ai piedi un uccellino becca due ciliegie»1.

Scrive ancora l’autore che il pregio maggiore sta nella cornice che è uno splendido lavoro del rinascimento. Due bellissime lesene, l’unaAffresco sulla casa di Pietro Calvasina (fotogr. Adamoli) dall’altra diversa, sormontate da una faccia di giovinetto che ne forma il capitello, sostengono un’elegante architrave; e lesene ed architrave sullo sfondo di color turchino portano, in rilievo dorato, varii puttini ninfe, fiori, frutta combinate ed allacciate con fregi e volute d’ottimo gusto. Le tre tavole sono fra loro separate da due svelte e graziose colonnine dorate che si congiungono ad esso con l’architrave.

Nell’antica chiesetta di Gittana vi sono nel soffitto antichi affreschi che rappresentano la natività, la Presentazione di Maria al Tempio, l’Annunciazione e l’incontro di Maria con Santa Elisabetta.

  1. Di questa pregevole tavola di Vezio ci duole di non potere riportare qui la fotografia.