Pagina:Vivanti - I divoratori, Firenze, Bemporad, 1922.djvu/304

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292 annie vivanti

ne andava; e con lei partiva il suo cuore! Con lei partivano anche i quattrocento dollari — che non erano suoi, ma di un amico, un’anima meschina e sordida. George soffocò questo volgare pensiero nato dal commesso, e si abbandonò completamente al dolore del poeta.

Addio! Addio!... Il bastimento volse il fianco crudele, nascondendo la figuretta sventolante sul ponte... E con lento palpito, come un grande cuore infedele, abbandonò la riva. Addio! Che cos’erano quattrocento dollari appartenenti ad un amico, in confronto al cuore lacerato d’un amante?


... Il battello si spinse altalenante verso l’Est, alzandosi e sprofondandosi sul gigantesco respiro del mare, e portando Nancy e le sue vesti, e i suoi cappelli, e i suoi vasetti di crema, verso lo Sconosciuto.

E più Nancy si avvicinava a lui, più una immensa paura la afferrava, la opprimeva.

Pensava:

— E se arrivassi a Parigi coi quattordici dollari che mi restano... e lui non ci fosse? O se, essendoci, fosse un brutale e orrendo personaggio?

Poi un altro terribile pensiero l’assaliva. S’egli non la trovasse bella quanto se l’aspettava?

Poichè veramente, assolutamente, bella non lo era. Oh! perchè non aveva lei quelle pallide chiome soleggiate della giovane americana che le sedeva accanto a tavola? Perchè non aveva gli occhi come la ragazzetta del Far West — quella che andava a studiar pittura a New York — occhi verdi e stellanti, color acqua-marina, che la giovinezza inondava di chiarità?

Nancy per consolarsi sperò che fosse lui stesso un orrore di bruttezza. Ma — e se lo fosse? Nancy come avrebbe potuto parlargli e sorridergli, s’egli era un ripugnante