Pagina:Vivanti - Naja Tripudians, Firenze, Bemporad, 1921.djvu/17

Da Wikisource.

Naja Tripudians 13


Harding volgendo lo sguardo appannato nella direzione del villaggio, annidato nel verde a mezzo miglio di là.

— Bravo, bravo! Dove l’avete?

— L’ho mandata in casa della maestra, — disse Harding; — ha offerto lei di tenermela durante questi giorni.

— È una buona creatura quella Miss Smith, — osservò il dottore. E colle redini in mano salì nel baroccino. — Non offro di condurvici perchè vado nella direzione opposta. E poi, vi farà bene il moto.

Harding fece mestamente cenno d’assenso, e il dottore, sbattendo le redini sul grasso collo del cavallo, partì, sballottato nel suo calessino giallo, per la strada di campagna lunga, dritta, spazzata dal vento autunnale.

Francis Harding scese lentamente per la scorciatoia verso il villaggio di Wild-Forest, tremando di udire rinnovarsi, prima d’esserne fuori di portata, quel gemito, quell’urlo che ormai da dodici ore si rinnovava a intervalli sempre più brevi, e che diveniva sempre più angosciante e straziante.

— A che cosa serve, — riflettè egli amaramente, scendendo tra i prati umidi e smeraldini