Pagina:Vivanti - Naja Tripudians, Firenze, Bemporad, 1921.djvu/225

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Nuova Antologia.

Tutto il romanzo è un potente contrasto tra l’innocenza più pura e la depravazione più abbietta. A pagine fresche come un riso di puerizia, seguono pagine torbide di una drammaticità che turba e commuove.


L’Italia che scrive (Fernando Palazzi).

Qui veramente Annie Vivanti s’è abbandonata a sè stessa, ha svelato sè stessa. Forse non s’è neppure accorta di fare dell’arte, perchè in fondo non ha fatto altro che confidarci l’anima sua. Io non conosco Annie Vivanti, se non da un verso del Carducci.... ma noi conosciamo adesso la vera fisionomia dell’anima sua, che è bionda, romantica, timida, ingenua, sentimentale, fanciulla.

Si è discusso se Naja Tripudians sia o no il capolavoro di Annie Vivanti. Io capisco benissimo come altri possa preferire i Divoratori o Vae Victis, romanzi assai più forti. Io preferisco Naja Tripudians, specialmente per la dolcezza.


Tutto (Cesare Sobrero).

Ecco un nuovo libro casto ed orribile ad un tempo.... Casto poichè la scrittrice riproduce le impudicizie col ferro rovente di una nausea profonda, di una desolazione accorata. Orribile, poichè la degenerazione psichica, e non psichica soltanto, vi è riprodotta colla precisione di altrettanti casi clinici.... Ricercando i gradi di parentela che possono esistere fra Naja Tripudians e le opere di altri artisti, viene fatto di pensare che Annie Vivanti abbia invocato, compiendo la sua nobile fatica, due grandi ombre: Victor Hugo ed Octave Mirbeau. Victorughiana è la concezione del libro per il senso profondo dei contrasti, per la tragicità del contenuto umano. La seconda parte del volume, cioè le pagine vigorosamente realistiche ricordano invece le acri, inesorabili pitture di Mirbeau.

....Raramente in un libro, evocazione fu più dolorosa, pittura più straziante, lettura più struggente di questa orribile profanazione impunita.


I libri del giorno.

....Qui veramente la forza del libro sta nella poesia della forma, nella efficace evocazione degli ambienti, nella leggera e quasi trasparente musicalità dei periodi. Il libro incomincia con capitoli di